La Regione Lazio approva nuova legge-regolamento per tattoo e piercing
Approvata in Regione Lazio la nuova legge che disciplina l’attività di tatuatori e piercer. Tante le novità.
Ratificata dal consiglio Regionale del Lazio la proposta di legge n. 223 del 07/07/2020 che disciplinerà da ora in avanti in Regione Lazio tutte le attività riconducibili al tatuaggio e al piercing.
A onore della cronaca, mancando ancora una legge di riferimento nazionale, alcune Regioni avevano già legiferato in materia (Toscana, Friuli Venezia Giulia e Marche), mentre il Ministero della Sanità era intervenuto nel 1998 con due circolari ( "Le linee guida per l'esecuzione di procedure di tatuaggio e piercing in condizioni di sicurezza”). Da menzionare anche la Risoluzione europea ResAP del 20 febbraio 2008 presa come principale riferimento.
L'approvazione da parte della Regione Lazio di uno specifico testo legislativo era fortemente richiesta, poiché le attività in esame nel tempo hanno dimostrato di comportare importanti risvolti economici e sanitari.
Il nuovo regolamento si compone di ben 13 articoli che coprono le lacune esistenti e indicano un corretto svolgimento delle attività e le condizioni di sicurezza e professionalità necessarie per operare.
Sono state necessarie alcune modifiche all’impianto originale della legge. C’erano infatti alcuni punti che nuocevano a chi praticava la professione da meno di cinque anni. In particolare l’effetto retroattivo, che avrebbe impegnato in maniera onerosa molti giovani artisti già in attività. Le modifiche in merito proposte anche dall’Associazione Tatuatori Italiani, nelle persone di Andrea Salvitti, Presidente dell’Associazione e Francesco Cuomo, socio dell’Associazione e tatuatore con esperienza ultraventennale, sono state recepite favorevolmente dal Consiglio Regionale e hanno messo la normativa sui giusti binari.
Ecco i punti modificati:
- Obbligo formativo dall’entrata in vigore della legge presso enti certificati di 800 ore annue di cui 200 di tirocinio e 300 per i piercing. Si passa quindi dalle 90 ore iniziali a ben 800 ore per la formazione.
Come enunciato inizialmente, nella bozza originale del luglio 2020 del nuovo regolamento era previsto che chi esercitasse la professione anche se in possesso del diploma abilitativo doveva dimostrare di aver esercitato da almeno cinque anni quindi con l’obbligo di adempiere alla formazione colmando la differenza delle ore mancanti non previste dal precedente corso. Questo avrebbe avuto l’effetto di limitare fortemente l’attività svolta dai giovani tatuatori, ai quali sarebbe stato richiesto un requisito ulteriore e particolarmente gravoso a fronte del possesso del requisito principale del superamento del corso di formazione regionale. La retroattività relativa alla comprovazione di aver esercitato l’attività nei cinque anni precedenti è stata quindi bypassata e la nuova normativa permette a tutti coloro che avranno già conseguito il titolo abilitativo (le precedenti 90 ore) al momento dell’entrata in vigore della legge di continuare ad esercitare la professione.
- Anche le ore di tirocinio, nel primo impianto della bozza previste in 100, sono state aumentate a 200 con un emendamento ad hoc.
- Obbligo di informare il cliente su nome commerciale, tipologia e composizione tipica del pigmento e su possibili reazioni allergiche.
Da sottolineare anche un altro importante emendamento presentato dalla consigliera Battisti, che riconosce alle donne che hanno subito una mastectomia un contributo per la realizzazione di tatuaggi.
La legge ora prevede che venga formulato un regolamento attuativo sul quale le associazioni di categorie, in particolare l’Associazione Tatuatori Italiani, stanno già lavorando per presentare le proposte per poter avere un regolamento snello e innovativo.